Il plantare, correttamente definito ortesi plantare è un dispositivo medico che viene realizzato su misura per correggere e/o compensare una patologia del piede. Tale strumento è differente per ogni individuo in quanto ognuno ha una specifica anatomia, età, problematica da risolvere, struttura fisica e un differente peso.

Il plantare: classificazione

Una volta compresa la definizione del plantare, possiamo entrare nel merito della classificazione per capire al meglio quali sono le tipologie di dispositivo. Queste si differenziano per composizione, catratteristiche, materiali e scarico dall’avampiede al retropiede in base alla problematica da risolvere o limitare.

Nello specifico esistono 2 tipologie di ortesi:

• Plantari correttivi
• Plantari antalgici

Il plantare correttivo

Viene realizzato su misura per correggere una problematica che si sviluppa nelle fasi di crescita che coinvolgono l’apparato muscolo-tendineo-scheletrico. Riguarda principalmente i bambini il cui organismo è ancora in via di sviluppo. Queste ortesi sono in grado di agire migliorando problematiche come: avampiede varo, ginocchio valgo, piede piatto e pronazione del retropiede.

Il plantare antalgico

Questa tipologia di ortesi viene utilizzata per ridurre e, nella migliore delle ipotesi, eliminare il dolore che si presenta su soggetti diabetici, in elevato stadio di artrosi, che presentano gotta, artrite deformante o in quelle persone che hanno gravi patologie circolatorie. Sono un valido dispositivo realizzato con materiale morbido, specifico per ammortizzare e scaricare l’urto.

Il plantare è la soletta?

Sfatiamo questo mito, plantare e soletta sono due dispositivi differenti. Come detto in precedenza, il plantare viene sviluppato su misura per finalità “mediche”, mentre la soletta è un oggetto facillmente reperibile in supermercati, farmacie e parafarmacie.

Il plantare viene ideato e realizzato per correggere o limitare alcune patologie frequenti come:

• Piede cavo
• Piede piatto
• Alluce valgo
• Sindrome di Morton
• Metatarsalgie
• Problematiche al tibiale posteriore e anteriore
• Fasciti plantari
• Tallalgie
• Tendiniti e tendinosi legate al tendine di Achille

I contro del plantare

Il plantare non può essere definito come soluzione ottimale e garantita dei problemi sopraelencati in quanto ha alcune limitazioni:

• Non allevia tutte le tipologie di dolore dei piedi
• Può esssere scomodo ed ingombrante all’interno della scarpa
• Non è adattabile a tutti i tipi di scarpa
• Limita la problematica ma non sempre la corregge
• Non è in grado di correggere i difetti e le malformazioni presenti ai lati del piede

Il consiglio dell’esperto

Se hai ancora dubbi sull’utilizzo e le finalità del plantare e vuoi approfondire la tematica, chiedi il parere di un esperto podologo. Sono disponibile per domande e per una consulenza approfondita.

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